Migliaia di autori esortano le aziende di intelligenza artificiale a smettere di utilizzare opere senza autorizzazione

Autore invitano aziende IA a smettere di usare opere senza autorizzazione

Gli autori, tra cui Sarah Silverman, Paul Tremblay e Mona Awad, si sono recentemente uniti come parti ricorrenti in cause collettive che accusano Meta e/o OpenAI di aver addestrato i loro programmi di intelligenza artificiale su copie pirata delle loro opere. ¶ Credit: Getty Images

Migliaia di scrittori, tra cui Nora Roberts, Viet Thanh Nguyen, Michael Chabon e Margaret Atwood, hanno firmato una lettera chiedendo alle aziende di intelligenza artificiale come OpenAI e Meta di smettere di utilizzare le loro opere senza autorizzazione o compensazione.

Si tratta dell’ultima di una serie di controffensive che il mondo letterario ha lanciato nelle ultime settimane contro l’intelligenza artificiale. Ma proteggere gli scrittori dagli impatti negativi di queste tecnologie non è una proposta facile.

Secondo un rapporto imminente della The Authors Guild, il reddito mediano di uno scrittore a tempo pieno dello scorso anno è stato di $23.000. E i redditi degli scrittori sono diminuiti del 42% tra il 2009 e il 2019.

L’avvento di applicazioni di intelligenza artificiale generative basate su testo come GPT-4 e Bard, che raccolgono contenuti degli autori dal web senza autorizzazione o compensazione e li utilizzano per produrre nuovi contenuti in risposta alle richieste degli utenti, sta dando ancora più preoccupazione agli scrittori di tutto il paese.

Da NPR Visualizza l’articolo completo