Da adolescente adorava i videogiochi. Ora sta utilizzando l’intelligenza artificiale per cercare di debellare la malaria.
Dall'adolescenza adorava i videogiochi. Ora sta utilizzando l'intelligenza artificiale per combattere la malaria.
Da adolescente cresciuta in Senegal, Rokhaya Diagne trascorreva ore al giorno giocando online ai videogiochi.
Ora, i suoi obiettivi includono l’utilizzo dell’intelligenza artificiale (AI) per aiutare il mondo a eradicare la malaria entro il 2030.
I videogiochi, secondo Diagne, “mi hanno dato abilità di problem solving”.
Diagne è al centro di fenomeni sovrapposti nel continente africano: una classe media crescente e istruita che sta educando ancora più bambini istruiti che vedono la tecnologia come uno strumento per affrontare alcuni dei più grandi problemi del continente.
- OpenAI guida l’IA di prossima generazione con GPT-4 Turbo
- I Chatbot possono allucinare più spesso di quanto molti credano
- Il DevDay 2023 di OpenAI svela una nuova era negli sviluppi e nella personalizzazione dell’IA
Corsi gratuiti online di programmazione, lezioni di robotica e conferenze dalle migliori università globali ispirano carriere nell’ingegneria e seminano idee per start-up.
Diagne, ora una studentessa di informatica presso l’Università americana di scienze e tecnologie di Dakar, ha fondato una start-up chiamata Afyasense (“afya” significa “salute” in swahili) per i suoi progetti di rilevamento delle malattie mediante l’uso dell’IA. Dal The New York Times Visualizza l’articolo completo – Potrebbe richiedere la registrazione gratuita
Riassunti Copyright © 2023 SmithBucklin, Washington, D.C., USA