L’U.E. concorda sulle storiche regole sull’intelligenza artificiale

L'U.E. approva storiche direttive sull'intelligenza artificiale

In base alle disposizioni della Legge sull'A.I., l'uso del software di riconoscimento facciale da parte della polizia e dei governi è limitato al di fuori di determinate eccezioni per la sicurezza e la sicurezza nazionale. ¶ Credit: Jean-Francois Badias/Associated Press

I legislatori dell’Unione europea hanno concordato venerdì una nuova legge completa per regolamentare l’intelligenza artificiale, uno dei primi tentativi esaustivi al mondo per limitare l’uso di una tecnologia in rapida evoluzione che ha implicazioni sociali ed economiche di ampia portata.

La legge, chiamata Legge sull’A.I., stabilisce un nuovo punto di riferimento globale per i paesi che cercano di sfruttare i potenziali benefici della tecnologia, cercando al contempo di proteggere da possibili rischi come l’automazione dei posti di lavoro, la diffusione di disinformazione online e la messa in pericolo della sicurezza nazionale. La legge deve comunque attraversare alcune fasi finali per l’approvazione, ma l’accordo politico significa che ne sono state fissate le linee guida principali.

I responsabili politici europei si sono concentrati sugli utilizzi più rischiosi dell’A.I. da parte di aziende e governi, inclusi quelli per l’applicazione della legge e il funzionamento dei servizi cruciali come l’acqua e l’energia. I produttori dei sistemi A.I. più generici, come quelli che alimentano il chatbot ChatGPT, sarebbero soggetti a nuovi requisiti di trasparenza. Secondo i funzionari dell’U.E. e le bozze precedenti della legge, i chatbot e il software che crea immagini manipolate come i “deepfake” dovrebbero chiarire che ciò che le persone vedono è generato dall’A.I.

Dal New York Times Visualizza l’articolo completo