L’estrazione di Bitcoin ha utilizzato più acqua rispetto a New York City l’anno scorso

L'estrazione di Bitcoin ha consumato più acqua di New York City nell'anno scorso

Nuove stime trovano miliardi di galloni necessari per sostenere le criptovalute, alimentando preoccupazioni sull'impatto ambientale. ¶ Credito: Emil Lendof/The Wall Street Journal; iStock

Uno studio di Alex de Vries della Vrije Universiteit Amsterdam dei Paesi Bassi ha scoperto che l’utilizzo dell’acqua da parte dei minatori di Bitcoin ha raggiunto 591 miliardi di galloni finora quest’anno, rispetto ai 415 miliardi di galloni nel 2021.

De Vries ha scoperto che l’estrazione di Bitcoin negli Stati Uniti consuma la stessa quantità di acqua utilizzata da 300.000 famiglie all’anno, sollevando preoccupazioni ambientali, in particolare nelle aree colpite dalla siccità o dalla mancanza di acqua dolce.

Perianne Boring di Digital Power Network sostiene che la maggior parte dell’acqua utilizzata dai minatori di Bitcoin è riciclata o restituita all’ambiente.

Pablo Natali del Rocky Mountain Institute ha affermato che le modifiche al software di Bitcoin per ridurre il numero di calcoli necessari per l’estrazione ridurrebbero i requisiti di elettricità e acqua, ma tali modifiche richiederebbero “un consenso tra tutti i detentori di Bitcoin, o che iniziassero a scambiare valute diverse”. Dal The Wall Street Journal Visualizza articolo completo – Potrebbe richiedere un abbonamento a pagamento

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