Un esperto del settore guida un’alternativa aperta all’intelligenza artificiale delle grandi aziende tecnologiche.

Un esperto di settore propone un'alternativa rivoluzionaria all'intelligenza artificiale delle grandi aziende tecnologiche.

Adi Farhadi propone di divulgare i dettagli tecnici dei modelli di IA, i dati su cui sono stati addestrati, la regolazione fine effettuata e gli strumenti utilizzati per valutarne il comportamento. ¶ Credito: Chona Kasinger per The New York Times

Ali Farhadi non è un ribelle della tecnologia.

Il quarantaduenne informatico è un ricercatore molto rispettato, un professore presso l’Università di Washington e il fondatore di una startup acquisita da Apple, dove ha lavorato fino a quattro mesi fa.

Ma Farhadi, che a luglio è diventato amministratore delegato dell’Allen Institute for AI, sta chiedendo un’apertura radicale per democratizzare la ricerca e lo sviluppo in una nuova ondata di intelligenza artificiale che molti ritengono sia l’avanzamento tecnologico più importante degli ultimi decenni.

L’Allen Institute ha avviato un’ambiziosa iniziativa per costruire un’alternativa di IA liberamente disponibile ai giganti tecnologici come Google e alle startup come OpenAI. In un processo industriale chiamato open source, ad altri ricercatori verrà consentito di analizzare e utilizzare questo nuovo sistema e i dati che vengono inseriti in esso.

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