La legge dell’Unione Europea prepara il terreno per uno scontro sulla disinformazione

La legge dell'Unione Europea spiana la strada per una battaglia sulle fake news

Mentre la Slovacchia si avvicina alle elezioni di questo fine settimana, è stata sommersa da disinformazione e altri contenuti dannosi sui siti di social media. ¶ Credito: Jakub Gavlak/EPA/Shutterstock

La pagina Facebook in Slovacchia chiamata Som z dediny, che significa “Sono del villaggio”, ha pubblicizzato il mese scorso una falsa notizia russa secondo cui il presidente dell’Ucraina aveva segretamente acquistato una casa vacanza in Egitto a nome di sua suocera.

Un post su Telegram – successivamente riciclato su Instagram e altri siti – suggeriva che un candidato parlamentare per le imminenti elezioni nel paese fosse deceduto a causa di un vaccino Covid, anche se in realtà è ancora molto vivo. Un leader di estrema destra ha pubblicato su Facebook una foto di rifugiati in Slovacchia alterata per includere un uomo africano che brandiva un machete.

Mentre la Slovacchia si avvicina alle elezioni di sabato, il paese è stato sommerso da disinformazione e altri contenuti dannosi sui siti di social media. Quello che è diverso questa volta è una nuova legge dell’Unione Europea che potrebbe obbligare i principali social media del mondo a fare di più per combattere questo fenomeno, altrimenti rischiano multe fino al 6% del fatturato dell’azienda.

La legge, il Digital Services Act, mira a costringere i giganti dei social media ad adottare nuove politiche e pratiche per affrontare le accuse secondo cui ospitano abitualmente – e, attraverso i loro algoritmi, promuovono – contenuti corrosivi. Se la misura avrà successo, come sperano funzionari ed esperti, i suoi effetti potrebbero estendersi molto oltre l’Europa, cambiando le politiche delle aziende negli Stati Uniti e altrove.

Da The New York Times Visualizza l’articolo completo