Generazione pratica di asset 3D Una guida passo passo
Guida pratica per la generazione di asset 3D
Introduzione
L’IA generativa è diventata una parte fondamentale dei flussi di lavoro artistici per lo sviluppo di videogiochi. Tuttavia, come dettagliato nel mio post precedente, la generazione di testo in 3D è ancora indietro rispetto al 2D in termini di applicabilità pratica. Questo sta iniziando a cambiare. Oggi, esamineremo nuovamente i flussi di lavoro pratici per la generazione di risorse 3D e daremo uno sguardo passo passo su come integrare l’IA generativa in un flusso di lavoro 3D in stile PS1.
Perché lo stile PS1? Perché è molto più tollerante alla bassa fedeltà dei modelli attuali di generazione di testo in 3D e ci consente di passare dal testo a una risorsa 3D utilizzabile con il minor sforzo possibile.
Prerequisiti
Questo tutorial presuppone una conoscenza di base di Blender e concetti 3D come materiali e UV mapping.
- Misurare la creatività dell’IA
- Cigna accusata di respingere impropriamente migliaia di richieste di pazienti utilizzando un algoritmo
- Il gigantesco telescopio adotta robot intelligenti per la manutenzione
Passo 1: Generare un Modello 3D
Inizia visitando lo Spazio Shap-E Hugging Face qui o qui sotto. Questo spazio utilizza il modello Shap-E open source, un recente modello di diffusione di OpenAI per generare modelli 3D a partire da testo.
Inserisci “Dilapidated Shack” come prompt e clicca su ‘Genera’. Quando sei soddisfatto del modello, scaricalo per il passaggio successivo.
Passo 2: Importa e Decima il Modello
Successivamente, apri Blender (versione 3.1 o superiore). Vai su File -> Importa -> GLTF 2.0 e importa il file scaricato. Potresti notare che il modello ha un numero di poligoni molto maggiore rispetto a quello consigliato per molte applicazioni pratiche, come i videogiochi.
Per ridurre il conteggio dei poligoni, seleziona il tuo modello, vai su Modificatori e scegli il modificatore “Decimate”. Regola il rapporto su un numero basso (ad esempio 0,02). Probabilmente non avrà un aspetto molto buono. Tuttavia, in questo tutorial, abbracceremo la bassa fedeltà.
Passo 3: Installa Dream Textures
Per aggiungere texture al nostro modello, utilizzeremo Dream Textures, un generatore di texture di diffusione stabile per Blender. Segui le istruzioni nel repository ufficiale per scaricare e installare l’estensione.
Una volta installato e abilitato, apri le preferenze dell’estensione. Cerca e scarica il modello di diffusione delle texture.
Passo 4: Genera una Texture
Generiamo una texture personalizzata. Apri l’UV Editor in Blender e premi ‘N’ per aprire il menu delle proprietà. Fai clic sulla scheda ‘Dream’ e seleziona il modello di diffusione delle texture. Imposta il prompt su ‘texture’ e seamless su ‘both’. In questo modo l’immagine generata sarà una texture senza soluzione di continuità.
Nel campo ‘subject’, digita la texture desiderata, ad esempio ‘Wood Wall’, e clicca su ‘Genera’. Quando sei soddisfatto del risultato, assegna un nome e salvalo.
Per applicare la texture, seleziona il tuo modello, vai su ‘Material’. Aggiungi un nuovo materiale e sotto ‘base color’, clicca sul punto e scegli ‘Image Texture’. Infine, seleziona la texture appena generata.
Passo 5: UV Mapping
È ora di fare il mapping UV, che avvolge la nostra texture 2D intorno al modello 3D. Seleziona il tuo modello e premi ‘Tab’ per entrare in Modalità Modifica. Quindi, premi ‘U’ per srotolare il modello e scegli ‘Smart UV Project’.
Per visualizzare il modello con la texture, passa alla vista renderizzata (tieni premuto ‘Z’ e seleziona ‘Rendered’). Puoi ingrandire la mappa UV per farla aderire senza soluzione di continuità al modello. Ricorda che stiamo puntando a uno stile retro PS1, quindi non renderlo troppo bello.
Passo 6: Esporta il Modello
Quando sei soddisfatto del tuo modello, è il momento di esportarlo. Vai su File -> Esporta -> FBX, e voilà! Hai un asset 3D utilizzabile.
Passo 7: Importa in Unity
Infine, vediamo il nostro modello in azione. Importalo in Unity o nel tuo motore di gioco preferito. Per ricreare un’estetica nostalgica di PS1, l’ho personalizzato con una shader “vertex-lit” personalizzata, senza ombre, molta nebbia e un post-processing glitchy. Puoi leggere di più su come ricreare l’estetica di PS1 qui.
Ecco fatto – il nostro modello 3D a bassa fedeltà e texturizzato in un ambiente virtuale!
Conclusione
Ecco fatto, ecco come creare asset 3D pratici utilizzando un flusso di lavoro di intelligenza artificiale generativa. Sebbene i risultati siano a bassa fedeltà, il potenziale è enorme: con un sufficiente sforzo, questo metodo potrebbe essere utilizzato per generare un mondo infinito in uno stile a bassa fedeltà. E man mano che questi modelli migliorano, potrebbe diventare fattibile trasferire queste tecniche a stili ad alta fedeltà o realistici.
Se hai seguito e creato i tuoi asset 3D, mi piacerebbe vederli. Per condividerli, o se hai domande o vuoi partecipare alla nostra comunità, unisciti a Hugging Face Discord!