L’A.I. ha scritto un disegno di legge sulle abitazioni. I critici dicono che non sia intelligente
L'A.I. ha scritto un disegno di legge sulle abitazioni, ma i critici lo trovano poco intelligente.

L’Assembleista Clyde Vanel ha affermato che ottenere idee legislative dall’intelligenza artificiale non è diverso dall’accettare opinioni dei cittadini o dei gruppi di interesse.
Crediti: Victor J. Blue/Bloomberg
In questi giorni sembra che l’ambito dell’intelligenza artificiale non conosca limiti, dalla generazione di immagini, testi e battute fino all’automazione di varie funzioni lavorative. Ma i progressi tecnologici possono comportare costi nascosti.
All’inizio di quest’anno, un avvocato si è trovato nei guai dopo aver utilizzato Chat GPT per scrivere la sua argomentazione legale, risultando in citazioni di giurisprudenza immaginaria e decisioni di processo inesistenti. La sicurezza delle auto a guida autonoma di Tesla, che si basa sull’intelligenza artificiale, è sotto la lente delle autorità federali.
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Ora, per il prossimo grande successo dell’intelligenza artificiale: un legislatore di New York ha affermato di aver consultato un bot di intelligenza artificiale per ideare nuove proposte di legge.
Il legislatore, l’Assembleista Clyde Vanel, un democratico che presiede la Sottocommissione sull’Internet e sulle nuove tecnologie dell’Assemblea, ha chiesto al software di individuare una lacuna nella legge di New York.
Il risultato è un disegno di legge, presentato nel registro legislativo da parte del signor Vanel, che modificherebbe il codice delle abitazioni per richiedere ai locatori di fornire agli inquilini una copia del contratto di locazione su richiesta fino a due volte l’anno.
Dal The New York Times Visualizza l’articolo completo